Intervista ad Arianna Barozzi, Tour Expert
So che sei sempre stata appassionata di turismo. Mi parli più nello specifico della tua formazione prima di diventare Tour Expert e poi di quella con Costa crociera?
Ho sempre studiato nel turismo quindi ho frequentato la scuola superiore del turismo dopo di che mi sono iscritta ad un corso biennale sul sul marketing e le attività culturali, nella regione Lazio quindi nella mia città. Si è trattato di un corso molto interessante che mi ha permesso poi di partecipare ad un tirocinio dove ho avuto la possibilità di stare tra mesi a Creta, una bellissima isola greca dove ho lavorato come receptionist. Poi quando sono tornata ho continuato a lavorare nel turismo sempre come receptionist.
Diciamo che ho frequentato un percorso lineare , il turismo è il settore che amo, soprattutto incontrare e parlare con le persone. Dopo varie esperienze come receptionist la mia pazienza stava un po’ scemando e ho deciso di cambiare carriera cercando di rimanere sempre nel settore del turismo.
Ho intrapreso il percorso in crociera nel gennaio del 2018. Sono arrivata a prendere questa scelta dopo aver letto un’offerta e grazie all’incoraggiamento di mia madre, dicendomi che poteva fare al caso mio. Il fatto è che sono sempre stata incuriosita ma non avrei mai pensato di lavorarci, non ne sapevo molto ma in quel momento lavoravo in albergo e sapevo che non mi avrebbero esteso il contratto.
Io credo molto nel destino e se il momento deve arrivare e questa opportunità è giusta per me è perché doveva arrivare .
Feci appunto la richiesta tramite email, mandai il mio curriculum, per quanto riguarda il corso, è un corso finanziato dalla regione Lazio perché Costa Crociere tende a finanziare i corsi, credo in tutte le regioni o comunque basta mandare il curriculum a costacrociere.it.
Quindi la sede dove si trova ? Dove hai seguito il corso?
La sede è a Genova ma, fortunatamente, ho potuto partecipare al corso qua a Roma. Credo che tutte le regioni possano farlo.
So che la regione Lazio propone ogni anno dei corsi: se qualcuno è interessato a partecipare basta mandare il curriculum alla sezione lavora con noi di Costa Crociere e spesso i ragazzi di tutta Italia vengono chiamati a partecipare alla formazione direttamente a Genova, quindi sempre finanziato da loro, con tutte quante le cose.
La mia esperienza è stata un po’ diversa perchè sono stata fortunata trovandomi a Roma.
Ho fatto questo corso di 3 mesi, iniziato a gennaio 2018 e finito più o meno ad aprile.
E’ stato molto bello e interessante; ovviamente c’è una scrematura perché sono tante le candidature che ricevono : ai test scritti eravamo più o meno una ottantina di persone e sono state scelte circa 25 persone.
Ricordo quel momento come un bellissimo colloquio, molto motivazionale, sono uscita da lì molto molto contenta e ho iniziato questo corso di 3 mesi a gennaio.
Quali attività erano previste durante la formazione da Tour Expert?
Allora, in un corso dal lunedì a venerdì come attività avevamo un tour manager, un ragazzo che lavorava sulle navi da crociera da molto tempo e che ci insegnava in inglese tutto ciò che dovevamo fare: quindi il nostro ruolo da tour expert, le competenze e le skills previste dal profilo come appunto la vendita delle escursioni perché principalmente il mio ruolo era vendere le escursioni a bordo, fare attività di backup, realizzare le escursioni, prendere i contatti con i tour operator, gestire i contatti, poi accompagnare le persone nelle escursioni.
A partire da quel momento ho avuto la possibilità di viaggiare per il mondo perchè andavo in escursione con le persone. Il corso è focalizzato sulle skills e anche sull’approfondimento di una lingua straniera a scelta tra il francese e il tedesco. Io ho scelto quest’ultima.
Durante l’intera formazione ci sono stati vari interventi di alcuni docenti tipo psicologia o altre materie particolari che ci aiutavano a capire ancora di più il lavoro che avremo svolto a bordo, quindi devo dire che sono stati tre mesi interessanti in cui abbiamo creato dei gruppi e siamo stati incaricati di creare escursioni e realizzarle all’interno della regione Lazio (non solo su Roma) e andavamo in giro con il pulmino a spiegare appunto come se fossimo noi delle guide, anche se in realtà il lavoro a bordo non era di guida ma di accompagnatore.
E’ stata una bella esperienza! Una cosa importante per la nave da crociera è che oltre al corso, prima di imbarcare ci sono delle lezioni da seguire per quanto riguarda la sicurezza in nave perché ricordiamoci sempre che siamo anche su una nave da crociera quindi c’è tutta la parte si chiama BST: sono dei corsi come il pronto soccorso, i corsi di addestramento in acqua se dovesse succedere qualcosa .
C’è una prova in cui ti devi buttare dal trampolino dentro la piscina, devi aprire una zattera, devi spegnere un incendio quindi la parte dell’anti incendio . ci si diverte molto ma rimane fondamentale la sicurezza .
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A chi consiglieresti questo tipo di professione?
Sicuramente ai giovani appena usciti dalla scuola. Ragazzi vi consiglio di partire subito perché comunque si tratta di un’esperienza bellissima che ti fa crescere tanto personalmente e ti permette di conoscere tantissimi posti perché viaggi continuamente, conosci tantissime culture ma soprattutto stringi delle belle amicizie e crei la tua indipendenza. Una libertà che non si può trovare se rimani a casa.
Invito tutti i giovani che magari non sanno bene ancora cosa fare e che hanno la passione per i viaggi o che vogliono migliorare le lingue straniere.
Meglio farlo da giovani perché è un’esperienza di vita unica ed è diverso farlo da grandi perché potrebbe risultare molto faticoso.
Sono molto curiosa, mi racconteresti una giornata tipo a bordo della nave?
Diciamo che lavorare su una nave da crociera sai quando inizi ma non quando finisci, questo è il detto.
Non è una vita facile perché non è il classico lavoro di 8 ore al giorno ma puoi arrivare anche a 12 ore al giorno, a volte anche di più. Tutti i giorni senza giorno di riposo per 5-6 mesi. il contratto quindi è abbastanza pesante però si tratta di una esperienza unica.
Per quanto riguarda me e il mio dipartimento, quello dei tour, appena ci svegliavamo eravamo operativi. Non appena la nave arriva al porto dobbiamo offrire agli ospiti il servizio delle escursioni e quindi se la nave arriva alle 8 del mattino già alle sette dobbiamo essere pronti.
La giornata tipo funziona all’incirca così: se fate una escursione scendete dalla nave, fate il dispaccio, cioè sarebbe distribuire le persone all’interno dei bus, quindi per le varie escursioni;
andare in escursione con loro, può essere una mezza giornata, quindi ritorno all’ora di pranzo, come anche un’intera giornata con pranzo incluso, escursione e ritorno direttamente al pomeriggio.
In quest’ultimo caso ci danno un’ora di libertà per farci una doccia però si torna subito in ufficio
perché abbiamo il desk aperto e si continua a vendere fino alla sera. La giornata lavorativa termina più o meno tra le 20 e le 21 .
Ci potrebbe essere una pausa di un’ora, due ore.. magari in alcuni itinerari il manager dà una mezza giornata libera ma è tutto molto relativo.
Secondo te quali sono i punti di forza che ti hanno aiutato nei momenti più difficili?
Non è sempre facile, è indispensabile rimanere molto concentrati sul lavoro e avere pazienza con i clienti .
Molto dipende da come sei tu come persona: devi farti forza e nel mio caso sono una persona molto determinata che porta sempre a termine i compiti. Quando sono partita col primo contratto è stato davvero tosto perché è stata la prima esperienza proprio e quindi un ringraziamento molto speciale sicuramente va a una mia cara amica che mi è rimasta molto vicina . Ci siamo supportate a vicenda e mi ha aiutato a superare la lontananza dalla famiglia. Ho avuto la fortuna di incontrare molte altre persone che si sono dimostrate solidali e speciali nei miei confronti e sono molto grata di questo.
Quello che più mi ha aiutato nei momenti di difficoltà è stato farmi forza e dirmi che se ce l’avevano fatta gli altri allora potevo riuscirci anch’io.
Quanti paesi hai visitato? Quali ti hanno sorpreso di più e ricordi meglio?
Sono stata in Europa, quindi abbiamo visitato Italia, Grecia, Croazia e parte del Mediterraneo occidentale: Francia, Spagna. Andando verso nord abbiamo percorso anche un’isola dell’Inghilterra; sono sbarcata anche in Germania ad Amburgo; poi anche in Portogallo, le isole di Tenerife, Lanzarote, questo per quanto riguarda l’Europa.
I viaggi più belli sono stati il crossing, cioè quando la nave parte dall’Italia e passa per il canale di Suez, quindi tutta la tratta del canale passa per l’Oman, arriva a Dubai, negli Emirati arabi, e poi da lì sale in India, alle Maldive, nello Sri Lanka,. Sono arrivata fino a Singapore, quindi la parte di Singapore, Thailandia, Cambogia e Malesia, questo sono i giri che ho fatto.
Le tre destinazioni che ti hanno sorpreso di più? ù
L’India è la prima in assoluto, è stato il posto che più.. perché ero partita con tanti pregiudizi per quel tipo di contratto, quindi India Maldive e Sri Lanka mi hanno colpito tantissimo, dalla cultura dell’accoglienza della cultura indiana, che non pensavo minimamente, sai si conosce ormai l’India perché sporca, per carità, purtroppo è così il vero, però ha tanti aspetti belli che io non pensavo.
Ho stretto delle amicizie fantastiche, con cui sono ancora in contatto; mi sono fatta anche un tatuaggio, per ricordare l’India, quindi con il mio nome in hindi, perché è stata un’esperienza molto forte.
Quindi direi sicuramente l’India, sicuramente le Maldive, come posti che mi aspettavo totalmente diversi.
Ci sono stati dei momenti importanti per te?
Sì, sicuramente l’India perché è stato, come dire, un periodo della mia vita in cui io non sapevo se volevo reimbarcare, non ero molto convinta, perché in quel momento ero legata sentimentalmente a una persona, quindi partire per un posto così lontano, non vederlo per tanto tempo.. in più ripeto, avevo tanti pregiudizi rispetto a questo giro che avrei fatto, quindi India, Maldive e Sri Lanka, nonostante le Maldive siano il top se uno ci pensa, no?
Però sono partita anche se ero molto giù di morale. Poi, però è cambiato qualcosa in me, le persone del posto mi hanno aiutato ad apprezzare ancora di più quello che in realtà c’era e questo mi ha aiutato a vedere l’India con altri occhi, perché lo vista proprio come persona che.. come se fossi una di loro, come se vivessi lì, perché i ragazzi sono riusciti a farmi proprio appassionare a questo paese, quindi la scoperta maggiore è stata per me, perché io ho dei pregiudizi.
Ho visto poi dei posti fantastici proprio diversi da noi, cioè lì davvero vedi la differenza rispetto la nostra cultura, ciò che siamo noi, però allo stesso tempo ti provi a immedesimare in loro, e anche
nella loro povertà loro vivevano bene, cioè è difficile da spiegare l’India, è quel paese che davvero mi porto sempre dentro. Ripeto, ho conosciuto persone fantastiche, ho visitato posti dai paesaggi meravigliosi ….sono stata anche al Taj Mahal e quindi una delle sette meraviglie del mondo, quindi un mausoleo proprio delle eccellenze sull’amore.
Ed in quel contratto ho ritrovato me stessa, ho avuto varie delusioni, anche a livello sentimentale.. però proprio perché forse l’India mi ha fatto scoprire dei lati di me diversi, quindi ringrazierò sempre quell’esperienza e la rifarei mille volte, rifarei gli stessi errori.
E poi in realtà un altro mio grande sogno nel cassetto che portavo con me, e il motivo per cui ho continuato a viaggiare, è Singapore. Ho continuato a navigare perché ho detto il mio scopo è arrivare a vedere Singapore; dopo averla vista posso anche non imbarcare più.
La città mi è piaciuta ma in quel caso avevo forse più aspettative più alte rispetto all’India.
Quali aspettative avevi che non sono state soddisfatte? Come ti eri immaginata Singapore?
Volevo più tempo per vederla, invece a Singapore imbarcavamo le persone e non potevamo andare in escursione, dovevamo stare al desk e vendere le escursioni per una settimana.
Sono stata là solo una o due volte per necessità di traduzione, perché dovevamo tradurre dall’inglese all’italiano. Il tempo era davvero poco, quindi è stata una grande delusione.
Penso di non averla vissuta a pieno, non quanto l’India, dove la nave rimaneva ferma in porto, quindi noi la sera uscivamo, andavamo nei locali, la vedevamo e la vivevamo vivere di sera; la nave ripartiva dopo 3 giorni, quindi avevamo a disposizione almeno due giorni per visitarla.
A Singapore non è stato cosi, mai, si ripartiva subito. Ammetto che per qul poco che ho visto è una città splendida.
Nella vita a volte è meglio non farsi aspettative, perché dell’India avevo aspettative diverse e invece poi mi è entrata più nel cuore.
E per quanto riguarda le Maldive invece?
Le Maldive vengono viste sempre come un posto super chic di vacanze e relax e mi chiedevo come fosse il centro delle Maldive, la capitale è Mal. Avevo un’immagine completamente diversa. Di fatto sono atolli, e la cultura locale è molto segnata dalla religione musulmana quindi non consumano alcolici, i locali sono chiusi, non esistono discoteche, è come se fosse un’isola un pochino morta a livello turistico.
Ci sono alcuni negozietti di souvenir, ci sono alcuni ristorantini sul mare e poi sono tutti atolli, quindi pure le Maldive sono particolari da vedere.
E’ un tipo di vacanza che consiglio a chi si vuole rilassare, perché non c’è niente da fare.
Una volta che vai alle Maldive ci rimani perché non ci sono escursioni da fare se non lo snorkeling nel resort.
Anche in questo caso, ho visto le famose Maldive di cui tutti parlavano ma vi posso assicurare che ci sono posti molto più belli.
In merito al tuo ruolo di Tour Expert, quali sono, secondo la tua esperienza, le competenze personali che servono per fare questo lavoro? Prima mi hai parlato di sicurezza in sé stessi e di determinazione. Cosa aggiungeresti?
Secondo me devi essere una persona molto flessibile, in generale in tutto, agli orari di lavoro, una persona che si adatta facilmente alla situazione, ai continui cambiamenti, devi essere una persona molto dinamica, molto smart.
Devi riuscire ad abituarti ad un cambiamento forte, sai quando inizi ma non quando finisci. Anche a livello di stress non è semplice Poi siamo tutti umani, a tutti capita di avere un momento no. però è importante rimanere focalizzati sul lavoro. Soprattutto devi avere passione perché se sei sulla nave e non ci stai con la testa è inutile che ti imbarchi. Conosco persone del mio corso che hanno provato l’esperienza ma poi sono tornate a casa. Non è detto che sempre si riesca. Io devo dire che non avendo mai avuto la passione della nave e della crociera sono riuscita ad andare avanti e di questo sono molto contenta perchè sono una di quelle persone che se non porta a termine un compito poi lo vive come un fallimento personale.
E’ importante lavorare saper lavorare in team, possedere una buona comunicazione, avere un buon approccio con le persone e avere una buona padronanza delle lingue straniere. Essere sul pezzo, curiosi, educati. Pazienti e forti perché ci sono momenti pesanti.
Ci sto ancora lavorando sulla pazienza, poi te la levano, quella poca che hai.
E il problem solving, devi essere reattivo e trovare la soluzione al problema, questo si.
Ti va di condividere, magari qualche episodio divertente che ti è rimasto impresso, o anche un momento negativo che sul momento non sapevi come affrontare ma poi ha trovato la giusta soluzione?
È divertente, in realtà ogni giorno è una scoperta, perché si tratta sempre di un’escursione nuova, perché comunque ci sono ospiti nuovi, anche se a volte incontri gli stessi clienti sullo stesso bus. Un ricordo che conservo è quando stavamo andando in Malesia: un signore che accompagnavamo sul bus si è messo a cantare dal nulla lirico tutte le canzoni italiane e tutti cantavano e facevano video e anche la guida ha iniziato a intrattenere.
Un altro episodio invece è stato quando alcune guide in India hanno distribuito e regalato degli orecchini indiani agli ospiti. Ogni giorno è una scoperta.
Divertenti sono anche le persone che non ci arrivano, che ti fanno sclerare, e ti fanno chiedere a te stessa ma come fai?
A proposito, posso raccontare una litigata?
Si certo, assolutamente.
Tre donne grandi, mi pare sui sessanta, italiane, non sposate che avevano deciso di fare le vacanze nelle Maldive ed erano sempre al desk, si attaccavano e stavano addosso a tutte le cose ed io ero in escursione con loro.
C’era un trasferimento alle Maldive dalla nave con un tender, sarebbe una barca che ti porta poi al resort. La guida non c’era quindi l’unica referente presente ero io e stavo accompagnando il gruppo.
Riferisco le indicazioni e avviso tutti che il rientro è previsto alle 5 nella main hall per poi tornare alla nave.
Una delle signore davanti a tutti inizia a chiedermi: ma io vorrei sapere la storia delle Maldive, chi ha costruito Malè, i monumenti, le cose. Qua non c’è una guida.
La signora si è arrabbiata con me ma anche in malo modo perché diceva che aveva pagato un’escursione e si aspettava una guida, e io le ho detto: Signora ma sa dove si trova? Siamo alle Maldive, non a Roma. E’ un trasferimento in spiaggia, Che cosa le racconto? Malè ha due palazzi, non è un posto turistico in quel senso.
Ci siamo un po’ scontrate perché dopo un po’ con certe persone non riesco più a parlarci, abbiamo alzato un po’ la voce. Quando è tornata sulla nave ha fatto un complain, si è lamentata dei miei colleghi e di me perché non sono stata professionale e varie cose.
Un po’ questo tema lo abbiamo già affrontato, in pratica quali sono le difficoltà che si incontrano in questo lavoro? Tu come le hai affrontate? ti viene in mente qualcosa
Una delle difficoltà più grandi è che se una persona è molto legata alla famiglia, sente molto la nostalgia di casa, il fatto è che per quante cose bellissime tu stia vivendo, non stai vivendo la vita vera, che è un’altra. Questi sono i momenti difficili da superare dovuti anche al fatto che non si riposa abbastanza. La stanchezza influisce molto sul lavoro, il fatto che non hai molto tempo per te… Negli ultimi mesi la difficoltà è proprio quella di resistere e di dire a te stessa dai è quasi finita.
Devi avere amicizie forti a casa che ci sono sempre perché hai poco tempo per te e lo usi per sentire la tua famiglia o le tue amicizie a casa.
Un ringraziamento enorme ad Arianna Barozzi per aver condiviso la sua esperienza con noi